Centro in provincia di Benevento, 38
km a Sud-Ovest del capoluogo; è situato a 159 m s/m., su un colle tra due
affluenti del fiume Isclero. Agricoltura (cereali, olive, frutta, ortaggi);
industrie alimentari ed estrattive. Conserva numerose opere d'arte, tra cui
l'antico castello, il duomo duecentesco, le chiese di Santa Menna,
dell'Annunziata e di San Francesco. Fu danneggiato dal terremoto del 1980.
11.565 ab. CAP 82019. • St. - La città sorse presumibilmente nel
sito dell'antico centro sannitico
Saticula; nel V sec. vi si
insediò una colonia di Goti. Divenne in seguito importante gastaldato nel
ducato di Benevento. Dal 970 fu sede vescovile. Sottoposta alternativamente ai
conti di Capua e ai principi di Benevento, nel 1135 venne presa dal re Ruggiero.
Venduta all'inizio del XIV sec. da Bartolomeo Siginulfo, conte di Caserta, al
provenzale Isnard de Pontevès, passò al conte d'Artois (1343), ai
Della Ratta (inizio XV sec.), agli Acquaviva (1528), ai Cosso (1674),
finché nel 1696 divenne possesso dei Carafa di Maddaloni, che la tennero
fino all'estinzione del sistema feudale.